Nel 2025, l’utilizzo del VAR (Video Assistant Referee) nel calcio ha subito aggiornamenti significativi. Questi cambiamenti non sono solo migliorie tecniche, ma rappresentano una svolta più ampia nell’integrazione della tecnologia con i processi decisionali arbitrali. Con l’aumento della pressione sugli arbitri per offrire partite senza errori, le nuove regole mirano a rendere le decisioni più rapide, trasparenti e accurate.
Decisioni più rapide e maggiore trasparenza
Uno degli aggiornamenti più importanti del 2025 è la riduzione del tempo di revisione VAR. Secondo l’IFAB, una decisione media deve ora essere completata entro 40 secondi. Questo punta a ridurre le interruzioni della partita e le critiche per le lunghe pause che rovinano il ritmo di gioco.
Per migliorare la trasparenza, gli schermi negli stadi mostrano ora in tempo reale la comunicazione tra arbitro e VAR, facendo vedere al pubblico cosa viene analizzato. Questa novità è stata ben accolta da tifosi e commentatori, in quanto rafforza la fiducia e riduce le polemiche.
Inoltre, gli arbitri devono ora annunciare la decisione finale al pubblico tramite microfono, spiegando le motivazioni, come avviene nel football americano. Questo aumenta la responsabilità e aiuta a comprendere meglio l’applicazione delle regole.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel VAR
L’intelligenza artificiale (IA) ha ora un ruolo attivo nel suggerire le linee del fuorigioco e nell’identificare potenziali falli. La tecnologia semi-automatica per il fuorigioco, già testata in tornei precedenti, è diventata standard nei principali campionati mondiali. Utilizza telecamere ad alta velocità e machine learning per mappare le posizioni dei giocatori in tempo reale.
Ciò riduce la necessità d’intervento umano nella scelta dei fotogrammi, abbattendo del 30% i tempi medi di revisione. Secondo dati ufficiali UEFA e FIFA, la precisione delle decisioni sul fuorigioco nel 2025 supera il 99%.
Tuttavia, l’IA non sostituisce il giudizio umano. La decisione finale resta sempre all’arbitro di campo, il quale valuta contesto e intenzione. Questo approccio ibrido garantisce sia precisione tecnica sia sensibilità alla dinamica del gioco.
Nuovi ambiti di applicazione e protocolli rivisitati
Il VAR non si limita più a quattro categorie (gol, rigore, cartellino rosso, scambio d’identità). Dal 2025, l’IFAB ha introdotto la “revisione contestuale”, che permette interventi in casi di simulazione e cumulo di ammonizioni. Questa estensione risponde alla necessità di contrastare i falli tattici e l’antisportività.
I protocolli sono stati inoltre perfezionati per evitare un uso eccessivo del VAR. L’arbitro deve visionare l’episodio in tempo reale prima di ricorrere alla revisione, salvo nei casi evidenti. Questo rafforza l’autonomia arbitrale e scoraggia atteggiamenti passivi.
In alcune competizioni giovanili e nei campionati minori, è stato introdotto un limite massimo al numero di revisioni per partita. L’obiettivo è mantenere il ritmo di gioco e formare arbitri più sicuri nelle proprie decisioni.
Effetti su giocatori e allenatori
I calciatori ora ricevono briefing dettagliati a inizio stagione sulle nuove modalità operative del VAR, così da limitare proteste inutili e migliorare la comprensione delle decisioni tecniche, soprattutto nelle fasi difensive e nel pressing.
Gli allenatori hanno espresso apprezzamento per la maggiore chiarezza e per la rapidità dei verdetti, che eliminano le interruzioni tattiche causate dai lunghi consulti VAR. Il nuovo sistema garantisce maggiore continuità al gioco.
Alcuni giocatori sostengono che i fuorigioco rilevati dall’IA siano “troppo clinici”, cancellando il margine di interpretazione. Tuttavia, le federazioni ribadiscono che l’accuratezza è fondamentale per l’equità del gioco.

Infrastrutture tecnologiche e investimenti
Nel 2025 sono stati compiuti investimenti importanti per migliorare le infrastrutture degli stadi. Le competizioni di massima categoria richiedono ora l’installazione di telecamere ad alta frequenza e software di tracciamento in tempo reale, finanziati da federazioni e leghe nazionali.
Oltre all’hardware, le sale VAR sono state ampliate e dotate di software di sincronizzazione multi-angolo, che permette di analizzare gli episodi da oltre 12 inquadrature. Questo si rivela fondamentale in casi complessi come falli di mano o rigori dubbi.
La formazione degli ufficiali VAR è stata rinnovata. Ogni stagione, gli arbitri devono ottenere una certificazione obbligatoria tramite esercitazioni simulate, per garantire competenza tecnologica e uniformità nel giudizio.
Standardizzazione globale e prospettive future
Le modifiche del 2025 mirano a standardizzare l’uso del VAR a livello mondiale. La FIFA ha imposto a tutte le federazioni di adottare i nuovi protocolli entro le qualificazioni al Mondiale 2026, affrontando il problema delle disuguaglianze tra regioni.
Esistono già progetti pilota per estendere la rilevazione dei falli tramite IA al calcio giovanile, con kit accessibili e trasmissioni video collettive. Queste innovazioni potrebbero rendere la tecnologia arbitrale disponibile anche fuori dall’élite professionale.
Resta aperto il dibattito sull’equilibrio tra controllo tecnologico e interpretazione umana. Tuttavia, le riforme del 2025 segnano un passo importante verso un VAR più veloce, intelligente e trasparente per tutti gli attori del gioco.